Mi è capitato di affrontare apertamente l’argomento ” tradimento “, quando circa un anno fa frequentavo una ragazza “ impegnata “.
Scoprii solo dopo i primi approcci che aveva un fidanzato, motivo per il quale decisi di lasciare la nostra amicizia con benefici, poiché non mi sarei mai voluto trovare nella situazione di quel povero ragazzo. Lei era bella, bionda, un fisico snello, e un approccio abbastanza sfrontato.
Capitava non di rado che mi chiamasse la sera chiedendomi cosa facessi sottolineando il fatto che si trovasse da sola a casa e che le avrebbe fatto piacere una mia visita.
Ammetto che spesso la carne si faceva debole, era molto attraente ma il buon senso, quel poco che mi rimaneva mi diceva di non farlo. Una volta venni meno al mio patto, e cedetti alle pressanti “avances”, aveva il desiderio di una leonessa in calore, e cedetti debolmente alle sue richieste.
Inutile dire che mi sentivo un po avvilito dopo aver consumato la nostra breve passione, avevo un pensiero fisso in testa. Perché si comportava cosi?
Le chiesi perché amava cosi tanto tradirlo, quale fosse la ragione del suo atteggiamento e come faceva a vederlo regolarmente dopo essere andata a letto con un’altra persona, e forse non ero l’unico.
Pensavo ci fosse una forte insicurezza di base, un malcelato bisogno di attenzioni che degenerasse nella ricerca di più partner in costante ricerca di accettazione. Invece mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso. Continua a leggere l’articolo
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