Lei non tradiva per bisogno, per insicurezza o per chissà quale ragione.
Lei tradiva perché amava farlo. Mi spiegava con la freddezza di un serial killer, quando gusto provasse ad avere un fidanzato e un amante, uno scopamico e basta non era la stessa cosa. Per lei tradire era una tradizione.
Con gli occhi da gatta mi disse: “ tradire mi da potere “.
Lei provava un immenso piacere nel tenere sotto controllo una situazione, impugnare la mente di una persona e gestirla a suo piacimento. Separava chirurgicamente l’amore del compagno da quello del puro piacere carnale e le piaceva cosi. “ so che è sbagliato “ diceva, “ ma non posso farci nulla, è più forte di me “.
Come il miele per le api, il richiamo del sesso libero nonostante una relazione era irresistibile per lei come il miele per le api. E cosi faceva.
Ammetto di avere avuto tremende difficoltà ad avere una relazione stabile dopo aver conosciuto questa persona, il pensiero che ce ne potessero essere altre in giro, mi faceva sentire sicuro come una pecora in mezzo una foresta frequentata dai lupi.
Sarò strano, diverso dai miei coetanei e dagli altri maschi, ma decisi di non vedere mai più questa persona.