Usare il proprio pene come password, da oggi sará possibile – Basta ricordare difficili sequenze di numeri e lettere. Da oggi sará possibile utilizzare la foto del proprio pene per accedere.
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Usare il proprio pene come password, da oggi sará possibile
Sappiamo tutti benissimo che la password piú diffusa, ancora oggi, é 123456. La piattaforma Camsoda (un network di video hot in webcam) offre una soluzione nuova ed unica nel suo genere per accedere al suo servizio.
L’Impronta digitale? Già fatta e scontata. Caratteri speciali? In un certo senso sí, vi siete avvicinati. Dopo una serie di ragionamenti la risposta finale è stata proprio questa: “Pene”.
È stato sviluppato un sistema che si chiama Dick – ometrics ed è proprio quello che il nome preannuncia, un sistema che permette al pene di diventare la propria chiave di sicurezza. Il Penis Recognition Tech controllerá che, il fallo inquadrato, sia esattamente combaciante con la foto di partenza che dovrá essere fornita dall’ultente.
Il sito raccomanda che sarebbe opportuno se il pene venisse inquadrato in fase di erezione poichè piú facilmente riconoscibile. Ecco cosa ha spiegato Darren Press, il vice presidente di CamSoda, a Mashable:
“Così come un’impronta digitale o un bulbo oculare, che sono due delle parti del corpo più comunemente utilizzate nelle tecnologie biometriche, il pene ha molti fattori che lo caratterizzano, come la dimensione, il colore e la sporgenza delle vene. Tuttavia, a differenza delle impronte digitali e degli occhi, i peni non vengono esposti al pubblico nella maggior parte dei casi e sono comunemente coperti, al massimo condivisi con persone amate e di cui, presumibilmente, ci si fida”.
Si tratta di una questione di sicurezza ma le donne come faranno? La piattaforma ha annunciato che degli esperti sono giá a lavoro per cercare di realizzare una tecnologia equivalente per il pubblico femminile.