Giocare con videogiochi violenti non causa violenza. Lo dice un nuovo studio. Sono in molti ad accusare i videogiochi e la televisione di essere la causa della violenza nei giovani. Non sarebbe così.
Lo studio realizzato da un ricercatore della Stetson University è degno di nota in quanto è stato usato un metodo diverso dagli altri studi condotti, andando ad analizzare le serie storiche dei tassi di criminalità e di violenza nei film e nei videogiochi.
Per quanto riguarda i film, è emersa una leggera correlazione tra la violenza dei film e quella “reale” a metà dell’XX secolo (probabilmente perché i film tendono a rispecchiare il livello di violenza della realtà), correlazione che però si inverte all’inizio e fine del secolo.
Per quanto riguarda i videogiochi, invece, all’aumento della loro violenza è associata una diminuzione della violenza giovanile. L’autore sottolinea che non c’è una dimostrazione di casualità tra i due fattori (insomma non si può dire che la violenza giovanile sia diminuita perché la violenza dei videogiochi è aumentata), ma indubbiamente emerge in modo netto il fatto che il livello consumo di “violenza virtuale” non è predittivo del livello di violenza nella società reale.