Se la stragrande maggioranza del mondo del fashion (96%) ha un profilo Instagram e lo utilizza quotidianamente per interagire con la propria community, non tutti i brand lo fanno con gli stessi risultati. È quanto emerge dalla ricerca di Blogmeter, istituto di social media intelligence, condotta dall’1 giugno al 20 settembre 2015 e che ha coinvolto 200 diversi marchi. In particolare, il retail domina tutte le classifiche in termini di livelli di engagement. Al vertice, con oltre 82 milioni di interazioni e più di 22 milioni di follower, svetta Victoria’s Secret.
Il merito del suo successo è la condivisione di foto divertenti e suggestive delle modelle, i cosiddetti “Angeli”, attraverso l’hashtag #TheNewestAngels. Seguono marchi come Brandy Melville, Aeropostale e H&M: la loro popolarità è legata alla frequenza di pubblicazione di foto, alla creatività dei contenuti e al coinvolgimento di testimonial. L’unica griffe a strappare un posto in classifica è, invece, Valentino, che ha conquistato il più alto numero di interazioni a luglio grazie all’abito scelto da Nicky Hilton per le sue nozze.
La rivincita del lusso arriva, però, se si vanno a guardare i dati di crescita della follower base: subito dopo Victoria’s Secret che è prima anche in questa metrica, al secondo posto si posiziona Dior, i cui “seguaci” sono aumentati soprattutto durante la Paris Fashion Week, e altri brand come Armani e Fendi. Infine, tra gli hashtag, a generare il maggior numero di interazioni è staro Brandy Melville con #BrandyUSA. Al secondo posto si posiziona #regram, ovvero l’hashtag attraverso cui i brand ripostano contenuti di altri utenti, celebrities ma anche gente comune, dimostrando di interagire il più possibile con la propria community.