Dato per scontato che urla e gemiti associati al sesso siano “sinceri” e appartengano al tipo limitato a spasimi e sospiri è difficile trovarsi in imbarazzo, può giusto succedere ai particolarmente timidi e riservati, rispettosi della tranquillità altrui al punto da obbligare anzi il partner a “soffocare” e strozzarsi in gola qualsiasi tipo di gridolino appena sopra le righe.
Ma cambia qualcosa quando tra le lenzuola ci si ritrova qualcuno che davvero non solo urla, ma anche parla, troppo?
Uno di quei soggetti che spiegano per filo e per segno che cosa gli piace o non gli piace, che cosa devi o non devi fare come se avessero sott’occhio un manuale d’istruzioni?
Oppure domandano in continuazione se va tutto bene, se vuoi cambiare posizione, se stai comodo?
O magari amano condire la libido con una serie di parolacce, dalle più soft e leggere a quelle più hard ed estreme, equivalente verbale delle pratiche sadomaso?
E che dire di quelli usano gli imperativi: «Prendimi!», «Leccami», etc?
Agli uomini piace comunque avere accanto un’urlatrice, magari scurrile come uno scaricatore di porto?
E alle donne fa piacere, al contrario, un partner dalla favella particolarmente colorita che proprio nel momento in cui ci si aspetterebbe più dolcezza arriva ad apostrofarla con i più abusati epiteti da bordello pre legge Merlin?