CONCLUSIONE
I dati raccolti, scrivono i ricercatori nello studio, “indicano che lo squirting è essenzialmente un’emissione involontaria di urina nel corso dell’attività sessuale, che viene però accompagnata in molti casi da un contributo marginale di secrezioni prostatiche all’interno del liquido emesso”.
Esistono quindi due tipi di liquidi emessi durante lo squirting, uno dei quali presenta alcune caratteristiche tipiche dell’eiaculazione.
Come spiega Samuel Salama, coordinatore del team di ricercatori francesi, lo studio lascia però diverse domande ancora aperte.
Per prima cosa non è chiaro perché alcune donne emettano l’enzima Psa e altre no.
Se la sua presenza nel liquido prodotto durante lo squirting va considerata poi come il segno di una possibile funzione fisiologica, attualmente non si sa quale questa possa essere, cioè a cosa possa servire lo squirting da un punto di vista adattativo.