Sì perché contrariamente a quanto si pensi, anche chi naviga ‘in incognito’, non è esente da rischi: ogni browser, quando si naviga in Internet, lascia un’impronta particolare, dato dal modello, dal luogo da cui ci si collega e da varie informazioni ricavabile dal nostro browser.
In pratica l’anonimato è prorpio un utopia in internet!
Thomas spiega che il un browser (Firefox, explorer, safari, etc.) memorizza la tua navigazione, che poi usa per identificarti mentre navighi nel web.
In questo modo passa la stessa impronta ad un altro sito, che sia Facebook o il New York Times o Pornhub”.
Ma più che dai siti porno gli utenti devono guardarsi dagli hacker: il vero rischio è che qualche malintenzionato possa dar vita a “un database in cui sarà possibile cercare chiunque via mail o Facebook e vedere la sua cronologia privata”.