Brendan Walsh è un sub specializzato nell’immersione nelle fogne, in mezzo agli escrementi, ricoperto di cacca per la maggior parte del giorno. E per quanto sia stupefacente, adora il proprio lavoro.
Walsh ha un’azienda specializzata in immersioni. I suoi servizi sono molto spesso richiesti negli impianti fognari e in quelli di trattamento acque: “Di solito facciamo manutenzione generale, ma potrebbe anche essere ricostruire una pompa o pulire ostruzioni”, spiega.
La necessità viene dal fatto che in Australia, dove Walsh vive, gli impianti di depurazione usano i batteri per eliminare i rifiuti, anziché composti chimici, e di conseguenza se da un lato l’impatto ambientale è minore dall’altro ci sono problematiche di manutenzione.
“Abbiamo trovato tantissimi denti finti, ma soprattutto prodotti per l’igiene di uomini e donne. Quando usciamo spesso abbiamo qualche preservativo attaccato addosso. E poi si direbbe che la gente non mastichi bene il mais”, racconta Walsh, che continua: “Non è un lavoro per i deboli di cuore. E’ molto più denso delle normali immersioni e non vedi niente. Spesso si tratta più di camminare che nuotare”.
Ma nonostante questo, Walsh dice di considerarsi fortunato: “Amo molto il mio lavoro. Sono appassionato di immersioni e di meccanica. Non ho mai lavorato un giorno in vita mia, perché sono le mie passioni”.
Le tute sono perfettamente sigillate, e quindi non entra mai in contatto con l’esterno, ma il grosso problema è il fatto che non può vedere nulla: “E’ nero totale, può essere molto claustrofobico e serve un’attenta pianificazione”.