Li iniziò ad accogliere nella sua fabbrica, licenziando gli operai e vendendo i macchinari per poterli mantenere.
Il nome dell’azienda venne cambiato.
All’interno è arrivata a ospitare più di mille cani.
Molti “pelosetti” sono stati adottati.
Presto, però, senza reddito, i risparmi di Yan sono finiti.
L’uomo dichiara che rifarebbe tutto. E continua la sua opera non accettando donazioni.