Il pm che conduce le indagini ha dichiarato che sono state trovate nel telefono di Michela, chiamate e messaggi contenenti non solo minacce ma anche richieste di denaro. I carabinieri hanno trovato nel computer di uno dei sospettati il video hard che ha fatto partire le indagini.
La Procura di Tempio ha immediatamente scritto i tre ragazzi nel registro degli indagati, e dispone inoltre di un testimone anonimo, che conferma l’ipotesi del ricatto.
Le accuse dei tre indagati sarebbero di istigazione al suicidio, tentata estorsione e diffamazione aggravata.