Morgan decide di replicare sui social: “Voglio dire che sono stato offeso e trattato male, tutto qui. Che la lite coi ragazzi è sceneggiatura televisiva ma è l’unica cosa a cui potevano appigliarsi di fronte alla paura che hanno. La loro paura è fondamentalmente basata sull’enorme divergenza di stile: io credo nella qualità, nella cultura e nella comunicazione sana e intelligente, nell’arte e nel servizio pubblico, nell’istruzione. Loro nella televisione spicciola, nel mercato, nel denaro, nel mantenere bue il popolo e ben salde le poltrone. Hanno paura. Tutto qua. Io ho offerto loro molte proposte molto impegno e molta passione e molta professionalità loro mi hanno linciato. Un ambiente dove avviene un linciaggio è normale? No, ovviamente. Il vero mio errore è stato credere che potessero essere genuinamente in grado di un risveglio, ma così non è stato e la mia ingenuità se la sono sbranata come han potuto. Vi ricordo che nonostante i loro disperati tentativi di massacrarmi, anche da fuori, nella gara rimango in vantaggio!!! Forza bianchi! Gli ho dato talmente tante assegnazioni e materiale che come canzoni possono vivere di rendita per qualche mese. Ribadisco che non è vero delle divergenze coi ragazzi, è roba costruita, i ragazzi devono eseguire tutti i loro ordini peggio che militari. Io che so perché ci siamo guardati negli occhi e sussurrati ‘sono con te’ non vedo l’ora di riabbracciarli quando saranno fuori dall’incubo. Fossi nei loro panni me la farei addosso letteralmente”. E la rivelazione: “Ho fatto la mia scelta di andarmene finché non avessero risposto alla proposta: posso lavorare? Mi hanno detto: vogliamo Emma nel tuo posto di coach e tu l’affiancherai. Ma non se ne parla proprio, non distinguono nulla, non avendo cognizione musicale pensano che siamo compatibili. Pensano che sia logico vedere Emma e Morgan capitanare insieme una squadra, come vedere Almirante e Berlinguer che fanno un partito. Maria voleva vedermi come un burattino nel suo show, gli interessavano il mio faccione e i miei capelli da gatto morto. Avrei preferito che mi dicesse in faccia che mi vedeva come il Consorzio Nettuno, sarebbe stata nobile”. Quindi afferma: “I ragazzi fanno parte di un sistema, accecati dall’idea del successo, ma vivono come segregati, come schiavi, in case con telecamere e senza finestre. Non possono usare neppure i cellulari. Poi vengono buttati in scena messi sui banconi. Vivono nel panico, altro che talento. Che si vergognino. Voglio che ci vadano gli ispettori sociali a vedere qual è la situazione. Anche i genitori devono chiedere informazioni”. E sulla conduttrice chiosa: “Lei è una persona colta, ci si riesce a dialogare, ma ha messo in piedi un meccanismo infernale. Mi ha chiesto: cosa è che ti preoccupa. Le ho risposto: il tuo pubblico che è un non sense, ti torna addosso quello che gli hai dato in questi anni. Li ho definiti bimbiminkia? Ma io non sapevo neppure cosa significa questa parola. Maria li chiama così. A un certo punto l’ho detto: vi chiamano così, ma non hanno il coraggio di dirvelo, io invece lo dico in faccia”. Ora non potrà più farlo… almeno in tv”.