Agli albori della sessuologia, la risposta sessuale veniva differenziata in due sole fasi – quella dell’eccitazione e quella dell’orgasmo – ma, successivamente, per spiegare e trattare più efficacemente i differenti dati clinici osservati, il ciclo completo della risposta sessuale è stato suddiviso nelle fasi seguenti:
1°Fase appetitiva o del desiderio sessuale:
È la fase relativa al desiderio di avere attività sessuali.
Comunemente si ritiene che così come avviene per la pulsione della fame – che tende ad aumentare tanto più lungo è il digiuno -, anche il desiderio sessuale abbia un incremento in seguito all’astinenza; in realtà, alcune ricerche scientifiche tendono a smentire questa ipotesi.
Seguendo la teoria pulsionale della libido, la deprivazione sessuale caratteristica di certi ambienti (prigioni, campi militari, luoghi di lavoro isolati) dovrebbe provocare un aumento dell’appetito sessuale.
In realtà,un indagine condotta su un ampio gruppo di detenuti che, date le circostanze erano obbligati ad un’astinenza dell’attività eterosessuale, ha rilevato non solo l’assenza di un aumento del desiderio sessuale ma, addirittura, una lieve tendenza alla sua diminuzione.
Si è anche registrato che la maggior parte delle strategie più frequentemente adottate per ridurre il nervosismo da deprivazione sessuale sia in realtà di natura non sessuale: attività come giocare, chiacchierare, provocare e fare ginnastica hanno infatti una frequenza maggiore rispetto a soluzioni più vicine alla sessualità come le fantasie, le letture erotiche e la masturbazione stessa.
È anche vero tuttavia che altre ricerche non sembrano pienamente concordare con questa teoria e sembrano avvicinarsi maggiormente alla teoria di tipo pulsionale, ovvero alla teoria secondo cui alla deprivazione seguirebbe un aumento del desiderio sessuale.