L’autoerotismo non fa diventare ciechi, lo dice la scienza

“L’autoerotismo” è una stimolazione volontaria e, dunque inizia come una risposta automatica alle stimolazioni involontarie, dovute all’elevarsi delle concentrazioni ormonali.

Alcune ricerche statistiche su questo fenomeno indicano che “l’autoerotismo” protratta fino all’orgasmo è praticata da circa il 95% dei maschi e dall’80% delle femmine.

Questo stacco del 15% è spiegato dal fatto che nelle ragazze prendono il sopravvento motivi più culturali che biologici.

“L’autoerotismo” può anche essere utile agli adolescenti per fare le prime esperienze perché insegna loro a riconoscere e a controllare le loro reazioni sessuali, il che faciliterà i loro rapporti in seguito.

Una sessuologa australiana, Matty Silver, si è impegnata in una ricerca che trova tutte le motivazioni che appoggiano la tesi che dice che “far da se” fa bene.

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