L’autoerotismo fa bene alla salute, lo dice la scienza.
E non «si diventa ciechi», come dice l’eterna dannazione lanciata da parte della Chiesa, leggenda popolare che per secoli ha regnato sovrana sulle coscienze di tutti.
Ecco allora perché “far da se” fa bene. Scopriamolo.
Alcuni studi di psicobiologia confermano che sin dalle prime fasi delle esplorazioni del proprio corpo non si sviluppa soltanto un profondo piacere erotico, ma una sensazione che dà consolazione e benessere.
Fa bene, dunque, anche alla nostra mente.
Lo diceva anche Freud, spiegando che l’attività “dell’autoerotismo” inizia prima nelle bambine, già da quando hanno ventiquattro mesi, con movimenti ripetitivi delle gambe, strisciando gli arti inferiori, a volte interponendo qualche giocattolo tra le gambe.
Un istinto che non può essere vietato a chi non capisce ancora che “l’amore a luci rosse non è una cosa proibita”. I genitori devono sapere che sono questi i momenti che rappresentano per i piccoli delle tappe normali del loro sviluppo psico-affettivo.