L’auto del futuro svelerà in anticipo cosa c’è dietro una curva, ostacoli sull’asfalto e traffico. Almeno secondo la multinazionale tedesca Bosch “Entro il 2020 – spiega Thorsten Mlasko, amministratore delegato della divisione SensorTech di Bosch – si stima che vi saranno almeno 250,000 auto connesse a Internet, e sarà possibile usare i dati che generano per fornire una molteplicità di servizi».
Chiave di questa evoluzione, che farà assomigliare sempre più i nostri veicoli a degli “smartphone su ruote”, come li ha definiti l’Economist, sono due componenti fondamentali: i sensori e il cloud, ovvero gli spazi digitali dove le informazioni vengono immagazzinate. Nel primo campo, quello dei sensori, Bosch è leader mondiale: a oggi, ne ha prodotti un miliardo e seicentomila, destinati non solo alla componentistica per le auto, ma ad essere usati anche nei telefonini, nei tablet e in altri dispositivi connessi. In effetti, uno degli aspetti più interessanti emersi della conferenza di Stoccarda, è l’idea di come fra quelli che tutt’ora siamo abituati a considerare come ambiti distinti, grazie alla tecnologia, non esisterà più discontinuità, ma un continuum di gesti e funzioni.
Rendere tutto smart, dalla casa all’ufficio all’auto, significa avvolgere perennemente le persone con una bolla fatta di tecnologia e composta in parte dai dati generati e in parte dal modo di interagire coi dati stessi. «Dalla plancia dell’auto sarà possibile – ha spiegato ad esempio Dirk Hoheisel, membro del consiglio di amministrazione di Bosch – regolare la temperatura di casa, o aprire e chiudere le serrande». Alcune di queste operazioni sono già fattibili, grazie a sistemi che rendono accessibili anche dal cruscotto della macchina le applicazione installate sullo smartphone, come Android Auto, CarPlay, o MySpin, della stessa Bosch. E una volta che i veicoli saranno davvero autonomi, è il pilota sarà libero dalle incombenze della guida, è facile immaginare come l’abitacolo si trasformerà di fatto in una seconda abitazione: ambulante, connessa e dialogante con le altre macchine, con cui si scambierà informazioni.