«Essere un destinatario passivo o chiedere un sexting non richiede probabilmente lo stesso livello di agio con la propria sessualità – spiega Choi –
L’invio di una foto da nudi può comunicare al destinatario un livello di apertura verso l’attività sessuale.
Può promuovere la convinzione che ci si aspetta di fare sesso e serve ad aumentare le avances sessuali, ognuna delle quali può aumentare la probabilità di un futuro comportamento sessuale.
Il Sexting può servire come una tecnica che porta a comportamenti sessuali reali o come un modo per indicare la propria disponibilità a raggiungere un migliore livello di intimità».
La ricerca è stata resa possibile grazie a un finanziamento del National Institutes of Health e del National Institute of Justice.