Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Galveston è cambiato il modo in cui gli adolescenti hanno i loro primi contatti con il sesso.
La novità consiste sostanzialmente nell’usare una tecnica chiamata sexting che consisterebbe nell’invio di immagini sessualmente esplicite tra una persona e l’altra.
Per i ricercatori dell’University of Texas Medical Branch di Galveston (UTMB.), questa potrebbe diventare la nuova normalità dello sviluppo sessuale tra ragazzi e precede molto spesso il rapporto sessuale vero e proprio.
Il team di Temple ha condotto un’indagine continua durata ben 6 anni in un gruppo eterogeneo di studenti adolescenti.
Ognuno di loro doveva completare periodicamente dei questionari in forma anonima, spiegando in dettaglio l’eventuale loro storia di sexting o comportamenti attinenti alla loro attività sessuale.
Gli studiosi hanno scoperto che le probabilità di essere maggiormente attivi erano leggermente superiori per i giovani che inviavano messaggi sexting rispetto i soggetti che invece non lo facevano.
Nessuno di loro ha evidenziato un comportamento sessuale a rischio o negativo.