Il dramma di chi soffre di “eccitazione sessuale persistente”

La sindrome è stata conosciuta grazie ad una donna britannica, un’infermiera di nome Kim Ramsey. Il disturbo è arrivato nella sua vita nel 2008 (come riportato dall’Huffington Post), ed è cominciato dopo aver iniziato una nuova vita sessuale con il nuovo partner.

Avevo orgasmi costanti per quattro giorni – raccontò la donna – Pensai di stare impazzendo. Accadde inoltre con un nuovo partner e provai anche a sedermi sui piselli surgelati.

Da allora le cronache parlarono di varie storie di persone affette da questo disturbo che hanno raccontato al mondo la loro difficilissima vita. Una di queste storie appartiene a Christine, che un tempo si chiamava Dale e ha affrontato la transizione da uomo a donna. Nel suo caso è accaduto qualcosa di molto interessante: sottoponendosi alla terapia ormonale per abbassare il livello di testosterone – una routine comunissima durante il momento di passaggio da uomo a donna – i suoi orgasmi sono diminuiti da cento a otto al giorno. In poche parole, la sua transizione l’ha aiutata ad alleviare anche il disturbo dell’eccitazione sessuale persistente. Questa sindrome non è andata via del tutto, ma oggi riesce a vivere molto meglio.

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