Cinque tatuati su 10 si pentono della scelta “indelebile”.
E molti sono i tatuaggi di cui ci si pente di aver fatto in un momento di follia o in un periodo particolare della propria vita.
Ad esempio: le iniziali del fidanzato, poi divenuto ex, il tribale anni Novanta, ma anche disegni vari e parole senza senso.
Uno studio condotto su 2 mila italiani tra i 18 e i 40 anni rivela che:
il 40% dei pentiti si limita a sostituire il tatuaggio con un altro;
il 34% lo vuole solo modificare;
il 25% vorrebbe proprio cancellarlo.