Un profilo Facebook che offre ricette culinarie di carne di cane e gatto. Si chiama “Cuccioli in pentola” e la Lav, Lega antivivisezione, ne chiede la chiusura.
«Cuccioli in pentola» piace a 1.762 persone ed è seguita da 2.117.
L’immagine del profilo mostra due teneri gattini in una padella, quella di copertina è molto più esplicita: mostra quello che sembra un cane arrostito su di uno spiedo.
Il gestore non usa mai le parole cane e gatto, ma il termine «loppide» (discendente dal lupo) e «miagolo» (evidente onomatopea).
Poi sfotte l’«animalista mannaro» e il «vegano estremista che trova soddisfazione nell’aggredire chiunque non abbracci il tuo stile di vita».
Nella presentazione del profilo, c’è scritto che il commercio e la somministrazione di carne di cane e gatto in Italia è «reato punito penalmente».
Le ricette sono presentate con toni da humor nero. Una ricetta di gatto del sud degli Stati Uniti viene descritta come la vendetta degli schiavi contro i gatti dei loro padroni, un’altra come il sistema con cui un’amica si è liberata dei rumorosi gatti dei vicini.