Esperienze negative? Ci sono anche benefici inattesi

La scienza ha scoperto che molte persone rinascono dopo un periodo di avversità. Uno degli autoritratti più famosi di Frida Kahlo rappresenta l’artista nuda e sanguinante in un letto d’ospedale, connessa da una rete di vene rosse a degli oggetti che galleggiano nell’aria, inclusi una chiocciola, un fiore, delle ossa e un feto. “Henry Ford Hospital”, l’opera surrealista del 1932, è una rappresentazione artistica molto forte del secondo aborto spontaneo della Kahlo.  Nei suoi diari Frida scrisse che il dipinto “reca con sé il messaggio del dolore”. La pittrice è conosciuta per aver rappresentato l’esperienza dei suoi numerosi aborti, della poliomelite infantile e di altre sventure nei suoi iconici autoritratti. Per comprendere a fondo il suo lavoro è necessario conoscere la sofferenza che l’ha motivato.

Il fenomeno dell’arte nata dalla avversità non è rintracciabile solo nella vita di famosi artisti, ma anche in laboratorio. Negli ultimi 20 anni, alcuni psicologi hanno iniziato a studiare il processo di crescita post-traumatica, osservato in più di 300 studi. Il termine “crescita post-traumatica” è stato coniato negli anni ’90 dagli psicologi Richard Tedeschi e Lawrence Calhoun per descrivere i casi di persone che avevano vissuto una profonda trasformazione mentre affrontavano diverse tipologie di trauma e situazioni di vita difficili. Circa il 70% dei sopravvissuti ad un trauma ha riportato una crescita psicologica positiva, come ha rivelato la ricerca.

La crescita dopo un trauma può assumere forme diverse, inclusi una maggiore riconoscenza verso la vita, l’individuazione di nuove possibilità per la propria esistenza, relazioni interpersonali più gratificanti, una vita spirituale più ricca e una connessione con qualcosa di più grande, un senso di forza interiore. Una battaglia contro il cancro, ad esempio, può tradursi in una rinnovata gratitudine verso la famiglia, mentre un’esperienza che ha portato una persona vicina alla morte può rivelarsi uno stimolo per entrare in connessione con un aspetto della vita più spirituale. Gli psicologi hanno scoperto che le esperienze traumatiche generalmente portano a maggiori empatia ed altruismo, rappresentando una motivazione in più per agire nell’interesse degli altri.

 

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