Ecco perché diciamo “ahi” quando proviamo dolore

Gli è stato domandato di effettuare una di queste azioni: dire “ahi”, ascoltare una registrazione di loro dire “ahi”, ascoltare la registrazione di qualcun altro dire “ahi”, premere un bottone oppure sedere senza fare nulla.

Il risultato che ne è venuto fuori è stato interessante.

Dire “ahi” aumentava il tempo per cui il partecipante riusciva a tenere la mano immersa.

Sentire la registrazione dell’esclamazione non aveva invece effetti. Premere un bottone invece incrementava la resistenza al dolore.

Per questo, i ricercatori pensano che la motivazione per cui dire “ahi” aiuta a sopportare il dolore è legata soprattutto ad aspetti fisico-motori.

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