Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
(Jonas Jonasson)
Nel giorno del suo compleanno il centenario Allan Karlsson scappa dalla casa di riposo in cui soggiorna per un desiderio di libertà, oramai tenuto troppo a freno in quella specie di prigione. Nel fuggire prende consapevolmente una valigia senza sapere che al suo interno vi è una alta somma di denaro di un clan di malviventi. Da questo punto partirà la storia dell’anziano protagonista che lo condurrà, dopo un susseguirsi di movimentati eventi, a girare la Svezia inseguito da polizia, criminali e giornalisti.
La storia si divide in due trame differenti: la prima racconta la storia di Allan, dalle sue origini, alle avventure che lo hanno portato (grazie alla sua bravura negli esplosivi) a partecipare ai principali avvenimenti mondiali del secolo scorso tra cui: combattere in Spagna a favore dei Franchisti, essere prigioniero di un Gulag, progettare la bomba atomica, sventare l’attentato a Churchill. Allan non è un fervente attivista (a lui non piace la politica, piace solo far esplodere le cose e bere alcol) ma un uomo piuttosto innocente e pieno di curiosità che lo trascinerà in avventure ai limiti dell’impossibile.
La seconda trama racconta invece tutto ciò che succede dopo la fuga dalla casa di riposo. Egli, per un susseguirsi di eventi spesso casuali, incontrerà una folta galleria di personaggi che si legheranno ad Allan, alcuni con uno stretto legame di amicizia ( dall’anziano delinquente, a un amministratore di un chiostro quasi laureato a un elefante fuggito da un circo). Vive una vita da fuggiasco con i suoi amici, commettendo anche alcuni omicidi ( ordina all’elefante di sedersi sul malvivente che lo stava minacciando con un’arma).
La storia è abbastanza scorrevole, anche se alcuni flashback sono scollegati tra di loro, essendo alcuni fatti accaduti in epoche e in luoghi diversi. La pecca principale del libro è la lunghezza :446 pagine.
Il naturale paragone che viene fuori dalla storia è con Forrest Gump. Entrambi i protagonisti vivono in uno stato perenne di innocenza e semplicità che li porterà ad avere numerose esperienze in giro per il mondo.
Il libro non è semplice da definire: è una biografia di un personaggio inventato che, nonostante il suo ruolo di margine, ha contribuito a modificare la storia. La storia è in diversi tratti divertente anche se, ripeto, qualche pagina in meno non avrebbe certo guastato. Nel complesso il giudizio sul libro è positivo, consigliato a chiunque voglia leggere una storia divertente, non complicata, anche se lunga