Il sogno di ogni rapper è diventare un re. Gué Pequeno è un «king» della scena hip hop italiana.
I suoi testi sono marchiati come «explicit». Sono crudi, rivelano una realtà livida dove non vi è la consolazione del politicamente corretto. Anzi: qui è tutto scorrettissimo.
Rime a mitraglia, ricercatissime e inaspettate, calembour, modi di dire surreali, situazioni grottesche: al contrario di molti suoi colleghi in lui vi è distacco, spleen e straniamento che lo portano continuamente nei territori dell’ironia e dell’introspezione.
«Tatuaggi in vista come un ribelle, pensavamo di spaccare il mondo invece ha vinto chi ce li ha sotto pelle e guardiamo tutto andare a fondo», canta in Ultimi giorni.
Domani, 19 febbraio, Gué porterà il suo Vero tour alla Supersonic Music Arena di San Biagio di Callalta (Treviso).