Facebook fa ingrassare. Lo dice uno studio universitario americano. Il social network più famoso del mondo, quello dove oltre un miliardo di persone ha deciso di relegare parte della propria esistenza online, è anche uno degli alleati più pericolosi del cibo spazzatura. Perché? Lo spiega un nuovo studio firmato dalle università di Pittsburgh e dalla Columbia.
Gli scienziati di due università statunitensi hanno messo in campo cinque tipi diversi di esperimenti sul comportamento degli utenti di Facebook per determinare quali effetti producesse la loro attività online sul mondo offline. Insomma, una volta disconnessi e alle prese con le incombenze quotidiane. Per esempio, capire cosa avrebbero mangiato e quanto avrebbero speso dopo un’abbuffata virtuale di like&poke in Rete.
L’esito degli studi è stato sorprendente, eppure molto logico: è stato infatti provato un collegamento fra l’uso dei social network, fra cui Facebook ma senza far salvi gli altri, da Twitter a Pinterest, e uno spaventoso calo dell’autocontrollo. In particolare sulla propria resistenza negli ambiti della salute e della disponibilità a spendere.
A quanto pare, interagire online con i propri amici aumenta di molto la fiducia e la confidenza fra le persone, riducendo le innate capacità personali di autocontrollo e rendendo gli utenti più disponibili ad abbuffarsi di snack poco salutari subito dopo la navigata sui social. Come fosse una sorta di ricompensa: cala la guardia mentre si passa del tempo su Facebook e scatta il junk food.
“Utilizzare i social network può produrre un effetto positivo sull’autostima e sul benessere ¬– hanno spiegato i ricercatori americani – tuttavia, questi effetti abbattono i sentimenti di allerta sulle conseguenze che un atteggiamento sbagliato potrebbe avere sul proprio comportamento. Insomma, i consumatori tengono all’immagine che presentano agli amici più stretti tramite la Rete. Quindi il momentaneo aumento di autostima li porta a rilassarsi, ad avere meno autocontrollo anche su quello che consumeranno e mangeranno in seguito”.
A quanto pare, il nefasto effetto sulla propria forma fisica si farebbe sentire solo per chi, diciamo così, ha investito molto su Facebook, includendo nel suo giro amici e parenti stretti. Per gli altri, per chi per esempio trascorre del tempo a postare foto e video strani, perdere qualche minuto in un giochino e non ha contatti di particolare rilievo nella sua cerchia, il Facebook-effect sembra schivato.