Vietare i popcorn al cinema. «É lo snack più inappropriato per uno svago che richiede silenzio”. Così Mike Shotton, conduttore radiofonico di Newcastle, motiva la sua petizione per eliminare i bianchi granelli, concentrati di gusto e profumo, dalle sale cinematografiche britanniche.
L’avversione al “crunch”, l’immancabile accompagnamento di sottofondo dato dallo sgranocchiare, s’inserisce così tra i segni distintivi ed innati del dj britannico. «Il rumore mi ha sempre infastidito, sin da quando ero bambino – ha raccontato il 39enne speaker a Swns.com – ma è stato Star Wars che mi ha convinto. Me ne hanno completamente rovinato la visione. Non riesco ancora a credere a quanto rumore c’era in sala durante il film».
Ed è qui che il seme della discordia – o più propriamente di granturco – è stato piantato. Shotton lancia la sua offensiva. Intenzionato a mettere fuori legge quelli che Luciano Ligabue definirebbe “chicchi di mais già scoppiato”, pubblica su PetitionBuzz.com una petizione.
E se la sua prima imputazione è stata quella di “inquinamento acustico”, successivamente non si esime dall’attribuire all’odiato popcorn anche uno sgradevole odore: «I popcorn puzzano! – aggiunge Shutton – la prossima volta che vi trovate vicino, date una fiutata, rimarrete stecchiti». L’appello di Mike ha finora raccolto 350 firme.
E chi proprio non vuole rinunciare a “metter le mani nel sacco” ha risposto con una contro-petizione intitolata Stop Mike Shotton and others from trying to get popcorn BANNED in U.K CINEMAS, in cui si legge che «I popcorn sono una parte essenziale del cinema, Mike e quelli come lui sono dei guastafeste». A tale reazione, lo speaker non ci ha visto più e ha contattato l’autore del contro-appello. Tra i due si è ufficialmente aperto un aspro duello a colpi di firme. In vantaggio, al momento, resta Mike Shotton, ciononostante i suoi avversari sembrano non mostrare alcun segno di cedimento. A chi toccherà arrendersi?