Peni eretti in giacca e cravatta o in jeans e maglietta. E’ la collezione d’alta moda della fotografa Soraya Doolbaz.
Immortala i falli dei suoi modelli, poi li ritocca, li traveste, applica il trucco e infine gli assegna un’identità. Scopriamoli.
Ci sono gli espliciti Dong Dapper (Pisello Dapper) e Mr. Dickman (Mr. Uccello), e ancora Rabbi Shafstein, con tanto di riccioletti da ebreo ortodosso, e Here’s Willy che agli americani fa pensare al celebre gioco, fino ai dissacranti “dick-tators”: Cumrad Stalin, Napoleon Boner Parte, Saddong Hussein, Fidel Cockstroke, Kin Dong-un e Benito Mussoweenie.
Last but not least c’è anche un Donald “The Dick” Trump.
Il progetto Dicture Gallery, nato per gioco qualche anno fa, ora è una miniera d’oro: i suoi scatti sono finiti alla prestigiosa Art Basel di Miami e la galleria newyorkese che le ha dedicato una mostra personale ha la fila fuori.
Per aggiudicarsi una delle sue foto servono almeno 10mila dollari.