Cuccioli di tigre sotto alcol: ecco il vino dell’orrore

Cuccioli di tigre morti messi in barattoli, sotto alcol. Si tratta di un vino prodotto in Thailandia, Vietnam, Cina e Laos, spacciato per un rimedio medicamentoso che favorirebbe la crescita dei capelli, la depurazione dell’organismo e l’immancabile millantata robustezza della prestazione sessuale. La bufala dà vita ad un infuso di tigre, un vino che arricchisce solo la salute delle tasche dei suoi produttori senza scrupolo, visto che le quotazioni vanno dai 700 ai 5 mila dollari americani.

Il vino imbottigliato con il corpicino del cucciolo di tigre ‘invecchiato’ è stato denunciato da Jose Calos Depre, Direttore dell’International Animal Rescue Foundation World Action India. Per Jose Calos Depre, si tratta di un commercio difficilissimo da sventare perché non è assolutamente facile cogliere questi criminali in flagranza di reato, mentre circa 8000 tigri sarebbero allevate in cattività nei Paesi asiatici.

Questo avviene nonostante il commercio delle tigri sia vietato dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES). Tuttavia il problema vero sono i consumatori: se non vi fosse la domanda, l’offerta non avrebbe motivo di esistere. In una delle tante faccende in cui la crudeltà e l’ignoranza umana fanno a gara, a discapito di animali innocenti e seviziati dalla stupidità.

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