Donne e lavoro. Binomino non sempre facile. Come sopravvivere allo stress? Innanzitutto occorre scoprire se si è “allodole” o “gufi” e iniziare ad assecondare il proprio orologio biologico. In alternativa, iniziare a sfruttare al massimo la pausa pranzo. Gli spunti per godersi il tempo per sé sono davvero tanti: yoga, chiacchierate, bagni “da star” e coccole di ogni tipo.
Trenta minuti tutti per sé: come ritagliarsi una pausa relax ogni giorno
Gli impegni spesso sono così numerosi da dare la sensazione che 24 ore non siano sufficienti per far fronte a tutto. Anche se sembra un miraggio, però, per ogni donna esiste la reale possibilità di ritagliarsi almeno 30 minuti ogni giorno da dedicare a uno sport, un hobby, una chiacchierata con le amiche oppure, semplicemente, al dolce far niente. Questi 30 minuti dovrebbero diventare una vera e propria “oasi personale” da pretendere e da difendere da intromissioni esterne. Ma come si fa a regalarsi una mezz’ora ogni giorno?
1 – Primo passo: agenda alla mano – L’agenda di cui parliamo è quella classica, di carta per intenderci. Questo perché con le agende elettroniche le promesse e i buoni propositi rischiano di essere vanificati più facilmente, complici la rapidità di scrittura e cancellazione. Invece il “nero su bianco” dell’agenda tradizionale è il memo migliore per ciò che conta davvero.
2 – Secondo passo: individuare un orario – Dunque, ogni giorno è bene individuare la fascia oraria più adatta alla propria pausa. La mattina presto, per esempio, potrebbe essere un ottimo momento perché intorno tutti dormono e il lavoro sembra quasi lontano. Per chi è allodola, e si alza presto al mattino, la mezz’ora “d’aria” potrebbe coincidere con il momento che precede la colazione della famiglia.
3 – Terzo passo: trovare l’attività giusta – Ma cosa fare in questo tempo così silenzioso e particolare? Per le più salutiste, sono consigliati yoga, meditazione o jogging. Oppure, ci si può regalare una doccia particolarmente lunga seguita da una colazione da principessa. O, ancora, leggere qualche pagina del libro che si tiene da sempre sul comodino o una rivista gustandosi il caffè sul terrazzo.
4 – Quarto passo: sfruttare la pausa pranzo – Chi, invece, davvero non trova altro tempo per sé all’infuori della pausa pranzo, può sfruttare lo stacco lavorativo per un lunch diverso dal solito. Qualche spunto? Trattoria con le amiche, picnic al parchetto con la collega, sushi anche da sola leggendo gossip e informazione “leggera”.
Un’idea per chi ha bisogno di scaricare la tensione accumulata al mattino, è fare una lunga camminata e magari concedersi un gelato o qualche piccolo acquisto sfizioso (un paio di orecchini colorati, un gloss, un taccuino vintage). La palestra nella pausa pranzo, invece, potrebbe essere percepita più come un “dovere”. Diverso è il discorso se si sfrutta l’area benessere del centro sportivo: l’idromassaggio fa subito coccola.
5 – Quinto passo: godersi la serata – Per le donne che riescono a rilassarsi solo la sera, i 30 minuti per sé potrebbero essere “posizionati” all’ora dell’aperitivo e dedicati a passeggiate con ascolto della musica preferita, degustazioni di vino con l’amica del cuore, esercizi rilassanti oppure l’intramontabile bagno di schiuma, versione “diva”. In quest’ultimo caso, considerato che si resta in casa, meglio chiarire che è vietato bussare o avanzare richieste varie di tipo familiare.