Ragazzi che espongono i loro segreti e le proprio fotografie per gioco, genitori inesperti della Rete, utenti che installano l’app sbagliata allettati dalla parola «gratis», professionisti che mettono a rischio i loro contatti di lavoro. Ecco le indicazioni del Garante per difendersi.
Pubblicare dati? Pensaci bene
Pensa bene prima di pubblicare i tuoi dati personali (soprattutto nome, indirizzo, numero di telefono) in un profilo utente, o di accettare con disinvoltura le proposte di amicizia. Ricorda che immagini e informazioni che posti in rete possono riemergere, complici i motori di ricerca, a distanza di anni.
Rispetta gli altri
Astieniti dal pubblicare informazioni personali e foto relative ad altri (magari «taggandone» i volti) senza il loro consenso. Sui social network e nella messaggistica istantanea uno scherzo o una semplice ripicca può facilmente degenerare in un grave abuso, facendoti rischiare anche sanzioni penali.
Non sentirsi troppo sicuri
Prendi opportune precauzioni per tutelare la tua riservatezza, ma non illuderti di essere sempre al sicuro. Le foto e i video che scambi privatamente, magari di contenuto esplicito, possono essere sempre copiati e inoltrati ad altre persone «fuori dal giro dei tuoi amici».
Porte chiuse on line e sullo smartphone
Aggiorna l’antivirus del tuo smartphone. Usa login e password diversi da quelli utilizzati su altri siti web, sulla posta elettronica e per la gestione del conto corrente bancario on-line. Fai attenzione, inoltre, quando clicchi su uno dei tanti indirizzi internet abbreviati (ad esempio url tipo t.co, bit.ly oppure goo.gl) pubblicati sui social network, e verifica che non ti conducano a siti fasulli usati per rubarti i dati o per farti scaricare programmi con virus. Se possibile crea pseudonimi differenti in ciascuna rete cui partecipi. Non mettere la data di nascita (in particolare se sei minorenne) o altre informazioni personali nel nickname: così potrai rendere più difficile «tracciarti» o molestarti.
Attenzione all’identità
Non sempre parli, chatti e condividi informazioni con chi credi tu. Chi appare come bambino potrebbe essere un adulto e viceversa. Sempre più spesso vengono create false identità (sia di personaggi famosi, sia di persone comuni) per semplice gioco, per dispetto o per carpire informazioni riservate.
Attenzioni ai cavilli legali
Informati su chi gestisce il social network e quali garanzie offre rispetto al trattamento dei dati personali. Ricorda che hai diritto di sapere come vengono utilizzati i tuoi dati: cerca sotto «privacy» o «privacy policy». Accertati di poter recedere facilmente dal servizio e di poter cancellare (eventualmente anche di poter salvare e trasferire) tutte le informazioni che hai pubblicato sulla tua identità. Leggi bene il contratto e le condizioni d’uso che accetti quando ti iscrivi a un social network. Controlla con attenzione anche le frequenti modifiche che vengono introdotte unilateralmente dal fornitore del servizio: capita spesso che i social network comunichino di aver cambiato i livelli di privacy che tu hai scelto per la tua identità solo alla fine di una lunga nota.
Anonimo è meglio
Esplora il significato del termine: Se lo ritieni opportuno, pubblica messaggi sotto pseudonimo o in forma anonima per tutelare la tua identità, non per offendere o violare quella degli altri. Difendi la libertà di parola, non di insulto. Ricordati che in caso di violazioni non è poi così difficile risalire agli autori di messaggi anonimi postati su Internet.Se lo ritieni opportuno, pubblica messaggi sotto pseudonimo o in forma anonima per tutelare la tua identità, non per offendere o violare quella degli altri. Difendi la libertà di parola, non di insulto. Ricordati che in caso di violazioni non è poi così difficile risalire agli autori di messaggi anonimi postati su Internet.