Giocare ai videogiochi è sempre stata vista come un’attivista solitaria, da fare seduti comodamente davanti al proprio computer o sul divano di casa, lontano dal clamore dei locali pubblici e dalla folla.
Al tempo stesso, il videogiocatore incallito (l’hardcore gamer, come si dice in gergo) è stato additato come personaggio asociale, incapace di divertirsi con gli altri.
Ovviamente si è sempre trattato di estremizzazioni dovute all’essenza nerd di ogni vero amante del settore, ma negli ultimi anni con la nascita di console generaliste (la Wii su tutte) e il boom dei videogames, queste premesse catastrofiche sono venute meno.
Oggi si può giocare anche tutti insieme, riuniti a casa o in un locale.