Il sesso occasionale e il giorno dopo

LA SINDROME DEL GIORNO DOPO. DOPO IL SESSO AUTOSTIMA A PICCO
Nonostante i videoclip libertari della cantante Miley Cyrus e le pagine eroticamente incoraggianti della scrittrice Irene Cao, la strada verso un eros spensierato sembra essere ancora tutta da percorrere.

Ne è sicura Anne Campbell, professoressa di psicologia e ricercatrice dell’università inglese di Durham, che dopo aver intervistato 3mila donne tra i 17 e i 45 anni ha portato alla luce i meccanismi che si nascondono dietro un irremovibile tabù: quello di non essere ancora capaci di godersi appieno e senza patemi una sana, divertente, avventura d’una notte.

Dopo un rapporto occasionale, le donne vengono colte da una cronica sindrome del giorno dopo, che la Campbell descrive così: «Al risveglio, più di una su due ha raccontato di sentirsi poco valorizzata, usata e anche un po’ “cheap”» spiega la studiosa, che sullo stesso argomento ha intervistato anche centinaia di uomini raccogliendo invece recensioni decisamente più entusiastiche.

Contrariamente al luogo comune, a determinare il disagio non è la mancanza d’una dichiarazione d’amore o la prospettiva delusa di una storia sentimentale seria. «Da questo punto di vista abbiamo fatto passi avanti, e non ci comportiamo come Cenerentola in attesa del principe» dice Anne Campbell.
«Quello che ci fa sentire “facili” è la sensazione di non aver fatto intendere bene al partner che lui rappresentava per noi un’eccezione, che in fondo in fondo siamo diverse e che per nessun motivo al mondo ci comporteremmo allo stesso modo con un altro uomo».

RIMANERE APPAGATE PRIMA DI TUTTO … CONTINUA –>>

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