Borse griffate e diritto di recesso, maxi truffa con il made in China

Si arricchisce con una truffa sul diritto di recesso di borse di marca. Lei è una donna americana che comprava borse di lusso online e poi le restituiva.

Al posto dell’originale, però, spediva una copia cinese, rivendendo poi l’originale su siti come eBay, per cifre fino a 2.000 dollari.

La furba quarantunenne, di origine Thailandese ma residente in Virginia, era riuscita a mettere in piedi un business che le fruttava centinaia di migliaia, se non milioni, di dollari.

La donna era anche stata molto attenta nel cercare di nascondere le sue tracce: aveva usato 16 diverse carte di credito negli acquisti, e poi ha restituito le borse false in 60 diversi negozi in 12 stati.

I falsi erano così ben fatti che gli addetti ai magazzini non si accorgevano che non si trattava di una borsa originale.

Il business della donna era talmente fiorente che ad un certo punto era il principale cliente online di una grossa catena, al punto che è stato inevitabile che qualche dipendente si insospettisse e avvisasse la polizia.

L’indagine ha portato a identificare la donna, e quando la polizia ha perquisito l’abitazione della Smatsorabudh ha trovato ben 572 borse, tra falsi e originali.

La donna è stata condannata a 30 mesi di prigione e a pagare oltre 400.000 dollari di danni che i negozi online truffati sono riusciti a dimostrare di avere subito.

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