Dormire molto non è più uno svantaggio per la competizione nel lavoro. Lo dice uno studio americano.
I ricercatori hanno rilevato che il reddito risulta più alto in quei paesi in cui si dorme per un numero maggiore di ore.
Tutto ciò sembra contraddire il tradizionale modello dei manager sempre svegli, iperattivi, e che dormono poche ore a notte.
I risultati della ricerca parlano chiaro: nei paesi nei quali fa buio prima gli stipendi sono più alti.
Bisogna considerare che anche il costo della vita è maggiore, ma gli stipendi sono migliori anche in proporzione.
Ciò potrebbe essere correlato al fatto che, nei luoghi in cui il sole tramonta prima, la gente tende a coricarsi presto e, a quanto pare, anche un’ora in più di sonno può determinate significativi incrementi dello stipendio.
Il sonno fa bene alla salute in molti sensi. In primo luogo, mentre un buon sonno aiuta la memoria, la sua mancanza può comprometterla, impedendo l’acquisizione di nuove conoscenze.
Ad essere danneggiata è anche la capacità di concentrazione, mentre la sonnolenza sul lavoro può causare alla lunga grave stress.
Quando si lavora dopo aver riposato, invece, si è più attivi e più felici. Ciò si traduce in una maggiore produttività.