Non sono i soldi che fanno la felicità, ma la salute. Lo stabilisce uno studio inglese.
La stabilità economica è un obiettivo comune a molti e non riuscire a far quadrare i conti può essere una notevole fonte di stress.
La ricerca ha dimostrato che per arrivare alla felicità è meglio agire su ansia e depressione, che, se eliminate, ridurrebbero l’infelicità del 20%.
Se si riuscisse a diminuire la povertà in ambito sociale, la riduzione di infelicità, secondo i dati della ricerca, sarebbe al 5%.
Negli ultimi 50 anni i redditi medi generali sono più che raddoppiati, ma il tasso di felicità non è aumentato.
Analizzando i dati di quattro Paesi, compresi Stati Uniti e Germania, si è notato come la soddisfazione dei propri cittadini dovrebbe essere una priorità dei Governi.
Lo studio è concentrato su un lasso di tempo molto ampio e, in ogni epoca analizzata, i fattori sociali e psicologici sono risultati più importanti del denaro per raggiungere il benessere individuale e collettivo.