Si dice che chi non sappia amare un gatto abbia difficoltà ad esprimere le proprie emozioni.
Un gatto richiede amore e attenzione, non è un giocattolo che risponde a comando, non vi porterà mai indietro un bastone, non vi cercherà mai, se non per del cibo. E’ il luogo comune che circonda il mondo felino, come una razza incapace di mostrare affetto incondizionato, opportunista e dispettoso. In parte è vero, ma solo se tra voi non è amore. In linea di massima un gatto ha un indole selvaggia.
Difficilmente osserverà regole da voi imposte e se lo doveste picchiare, sarebbe pretesto per lui di sfidarvi o di graffiarvi se voleste riprovarci. Un gatto non è un cane. Ma se accetterete la sua sensibilità, amerete la sua indipendenza, e sarete disposti a dividere con lui ogni vostro spazio, allora saprà amore, avrete un compagno sempre accanto, una fonte di calore nei giorni più freddi e un amico a 4 zampe che si avvicinerà a voi ogni qualvolta sarete tristi. I gatti hanno un sesto senso, sentono le vostre emozioni, sentono se volete accarezzarli per soddisfare la vostra voglia di accarezzarlo, o se avete realmente intenzione di entrare in contatto con lui.
Lui lo sente. È questo che fa del gatto un essere molto ma molto curioso. Nell’antichità egizia era considerato un animale sacro alle divinità in quanto guardiano dell’oltretomba e quindi a cavallo tra due realtà. Se scatta il rapporto d’amore, di sensazioni e di sguardi col vostro felino, lui verrà a proteggervi da qualsiasi fonte di negatività.
Se siete scettici, chiedete ad un vostro amico o vostra amica che abbia un gatto e che abbia un forte legame emotivo con lui. Chiedetegli cosa succede quando è triste, quando piange e quali sono i posti che il gatto preferisce nella casa. Un gatto sa sempre quello che fa!