Queen, cosa rendeva unica la voce di Freddie Mercury?

Nel mondo della musica rock ci sono stati tanti musicisti dotati di una tecnica sopraffina, a volte eccentrica, e cantanti che con la loro voce hanno oltrepassato i limiti fino a quel momento conosciuti.

Quando dobbiamo pensare a uno di questi musicisti la nostra mente vola subito a lui, alla voce maschile più dolce e potente del rock: Freddie Mercury.

Sul leader dei Queen, che il 5 settembre avrebbe compiuto 70 anni, si è detto tanto.

Le sue capacità vocali, a lungo studiate, sono state per molto tempo incomprese.

La tesi più famosa, anche se mai confermata, voleva Freddie in grado di spaziare sulle ottave, con un’estensione che ne superasse quattro.

Un gruppo di ricercatori europei ha pubblicato uno studio in cui viene analizzata nel dettaglio la voce di Mercury.

Sono state ascoltate tutte le registrazioni soliste e quelle con i Queen. Lo studio ha messo in luce alcuni aspetti inediti della sua tecnica vocale.

Un insieme di fattori che ha reso la voce di Freddie unica: attraverso una telecamera ad alta velocità, in grado di riprodurre oltre 4mila fotogrammi al secondo, i ricercatori hanno sondato la laringe del cantante per vedere come era in grado di distorcere intenzionalmente la voce per produrre certi suoni.

Anche se adesso abbiamo la certezza che la voce di Freddie fosse in realtà “umana“, ciò non toglie nulla alla sua musica: perché quel brivido che ci percorre la schiena quando riascoltiamo le sue canzoni non nasce dalla scienza, ma dalla poesia.

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