Drogati di smartphone e tablet, ecco come… disintossicarsi

Una cena in famiglia e i figli con gli occhi sullo smartphone, mentre i genitori non si staccano dal tablet. Oggi è la scena tipica della famiglia contemporanea.

Non si tratta soltanto di un “problema” generazionale legato alle abitudini dei cosiddetti nativi digitali, ma di una tendenza più subdola e allargata anche ai membri adulti della famiglia. Come disintossicare la famiglia da smartphone e tablet?

Il genitore dovrebbe, in primis, intervenire sulla sua stessa dipendenza. Imponendosi di spegnere il telefono e di dedicare più tempo alle relazioni “vere”, incontrando amici e conoscenti a cena o davanti a un caffè. Riappropriandosi di una socialità più reale e appagante, l’adulto sarà in grado di arginare efficacemente la dipendenza familiare dalla realtà virtuale.

Nei confronti di un figlio adolescente incollato allo smartphone, la soluzione è agire in modo deciso, imponendo alcune regole. Per esempio, stabilire un tempo massimo (tassativo) di utilizzo di smartphone e tablet (o di device tecnologici di altro tipo) e definire alcuni momenti della giornata come zone “off limits”, in cui i telefoni e i tablet restano spenti e in un’altra stanza. Per esempio, una regola base dovrebbe essere quella relativa al momento dei pasti: a colazione, pranzo e cena, niente telefoni o tablet sul tavolo (né vicini ai commensali).

Per favorire il distacco dei membri della famiglia dai device tecnologici e dalla realtà visuale, è bene promuovere tutte quelle attività in grado di mostrare il bello della vita “reale”.

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