Palestra, dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei

Con tutto l’abbuffarsi che si farà durante le Feste, non ci resta che pensare alla palestra e alle sessioni di durissimo allenamento. Ma visto che siamo donne, la discussione non può fare a meno che ricadere nelle chiacchiere da spogliatoio. Gossip, ovviamente, su come le altre donne vadano vestite in palestra. Chiacchierando ci siamo accorte che esistono almeno cinque tipi di donne che vediamo sempre e ovviamente in cui ci riconosciamo. Scopriamoli insieme.

La “non mi dovete parlare”: abbigliamento sportivo, tecnico, ma non troppo e mai scoperta, perché: “tanto in palestra ci vado per allenarmi e non per farmi vedere”, sempre con il cellulare in mano e le cuffie nelle orecchie per evitare ogni incrocio di sguardo e ogni anche minima conversazione perché “non mi dovete parlare”.

La trentenne agguerrita: fisico scolpito, capelli con onde perfette, make-up indelebile e addominali a vista, entra in sala pesi con una falcata degna di Naomi Campbell, catalizzando gli sguardi di tutti. All’improvviso lancia un sorriso al personal trainer e senti cadere manubri sui piedi di aspiranti corteggiatori. Ha trent’anni ed è agguerritissima, fissata con il cross-fit, non si sognerebbe mai e poi mai di partecipare a zumba, “figurati se mi posso mettere a sculettare a ritmo di musica latina”, in palestra indossa rigorosamente leggings tecnici, dell’ultima collezione nike, con top cortissimo abbinato e scarpa fluo. Tra un esercizio e l’altro lancia sguardi magnetici ai più fisicati della sala e quando la trovi alla macchina di fianco l’istinto è quello di scappare a nascondersi in bagno piangendo.

La “è la mia ultima chance”: ha passato da un pezzo i 30, ma il suo fisico è tonico e scolpito, passa tutto il tempo a chiacchierare con le amiche anche se il suo vero obbiettivo è trovare il compagno della vita, che fino ad ora non si è palesato. Si allena per ore senza mai soffrire la stanchezza, sembra. La trovi ogni giorno, anche se cambi orario. Ma non è che dorme qui? La signora si veste in modo vistoso, ama il leopardo e le tinte forti, i pantaloni sono rigorosamente aderenti e la canotta tecnica.

La “sono in palestra non alla sfilata”, categoria nella quale si riconosce la maggior parte di noi, inutile dirlo. Ha preso il primo pantalone della tuta che ha trovato, forse ha addirittura un buco, che certo non la valorizza. La maglietta è quella dell’ora di educazione fisica delle medie, i capelli tirati su come capita, non c’è l’ombra di un correttore o del fondotinta, perché “sono in palestra e non alla sfilata”. poi però si siede a fare gli addominali a fianco a te la trentenne agguerrita, vedi sopra.

Lo Zumba-clan: una vera e propria setta di fanatiche della disciplina, che arriva insieme, va via insieme, organizza cene e serate fuori. No tu non sei ammessa perché non sei iscritta a zumba, ma non hai mai nemmeno capito come iscriverti. Sono sempre cariche e sorridenti, anche dopo una giornata di lavoro, e tu pensi “ma che voglia avete?”, si fanno forza una con l’altra e quando sono in ritardo per la lezione se non ti sposti in tempo vieni travolta nel corridoio. Di solito hanno pantaloni in stile hip-hop, maglie e top aggressivi e un addominale che fa invidia alla trentenne.

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