La Grande barriera corallina è danneggiata per sempre. Il riscaldamento delle temperature dell’oceano ha causato una perdita di colore dei coralli.
Secondo gli esperti, ormai non c’è più nulla da fare per i coralli, un’inversione del processo è impossibile. Due terzi sono ormai bianchi. Solo un terzo della barriera è salvo, ma sussiste il rischio che venga decolorato anche quello.
Il biologo marino, James Cook, racconta: “Circa 1500 chilometri, ovvero due terzi di essa, hanno subìto danni negli ultimi due anni: ormai solo un terzo è illeso. Quest’anno, nel 2017, stiamo osservando uno sbiancamento massiccio. I coralli decolorati non necessariamente sono coralli morti, ma nella regione centrale interessata pesantemente possiamo anticipare che si registreranno alti livelli di perdita dei coralli”.
La ripresa è ormai impossibile: “Uno sbiancamento massiccio che si verifica con dodici mesi di intervallo offre zero possibilità di recupero per quei coralli danneggiati nel 2016”.
La Barriera corallina è un patrimonio Unesco e “colleziona” 400 diversi tipi di corallo, 1500 specie di pesci e 4000 specie di molluschi.